a cura di Diana Cossa, archivista
I documenti non narrano solo i fatti attraverso il loro contenuto, ma possono essere rivelatori di notizie e testimonianze storiche anche attraverso alcuni caratteri formali.
Leggendo gli ordinati (nome antico delle deliberazioni del Consiglio Comunale) di Arignano dei primi anni dell’Ottocento, ad esempio, si possono notare le parole “libertà e uguaglianza”, che ci riportano immediatamente al motto repubblicano francese. E non sono l’unico indizio che ci riconduce alla Francia!
La data 28 Nevoso anno 9° della Repubblica è l’altra traccia che ci ricorda che all’inizio dell’Ottocento Napoleone entrò a Torino, dopo aver sconfitto gli austriaci a Marengo, e il Piemonte fu annesso alla Francia.
Fu estesa al Piemonte la legislazione francese e fu adottato il calendario rivoluzionario che commemora la fine della monarchia e pone come suo Capodanno il 22 settembre 1792, cioè il giorno di proclamazione della Repubblica.
In questo calendario ogni nome di mese richiama un aspetto del clima o di momenti importanti della vita contadina. Abbiamo dunque
in autunno:
- vendemmiaio (vendémiaire) dal 22 settembre al 21 ottobre
- brumaio (brumaire) dal 22 ottobre al 20 novembre
- frimaio (frimaire) dal 21 novembre al 20 dicembre
In inverno:
- nevoso (nivôse) dal 21 dicembre al 19 gennaio
- piovoso (pluviôse) dal 20 gennaio al 18 febbraio
- ventoso (ventôse) dal 19 febbraio al 20 marzo
In primavera
- germinale o germile (germinal) dal 21 marzo al 19 aprile
- fiorile o floreale (floréal) dal 20 aprile al 19 maggio
- pratile (prairial) dal 20 maggio al 18 giugno
In estate
- messidoro (messidor) dal 19 giugno al 18 luglio
- termidoro (thermidor) dal 19 luglio al 17 agosto
- fruttidoro (fructidor) dal 18 agosto al 16 settembre
Qualcosa di particolare si può notare studiando i segni grafici sui documenti: alcuni possono evidenziarne il valore e comprovarne l’autenticità.
Sugli ordinati di Arignano, per esempio, le firme in calce ad ogni deliberazione sono molto diverse e se ne può notare una che spicca tra le altre ed in certi casi è la sola. Si tratta della firma del segretario (con funzioni di notaio) che redige il documento e lo sigla non solo col suo nome, ma anche con il signum tabellionis , vale a dire una “decorazione” distintiva di ogni notaio, come si osserva nei documenti qui riprodotti per la firma “Dionisio Segretario”.